Mercoledì 27 luglio
Fortezza I Colmi (Strada panoramica)
Isola di La Maddalena (SS)
Ore 21:00
Omaggio a Francesco Origo
tratto da Sipario sul mare (2015) 4’
regia di Francesco Piras
A seguire
Andrea Arcangeli, Syama Rayner,
Fiorenzo Mattu, Andrea Nicolò Staffa
introducono la proiezione del film
Il muto di Gallura (2021) 103’
regia di Matteo Fresi
con Andrea Arcangeli, Syama Rayner, Fiorenzo Mattu, Andrea Nicolò Staffa, Noemi Medas
Ingresso libero
La Sardegna è protagonista, sul palco e sullo schermo, della seconda serata del festival La Valigia dell’Attore, in corso sull’Isola di La Maddalena (SS) fino a sabato prossimo.
Mercoledì 27 luglio si aprirà con uno speciale omaggio a Francesco Origo, artista eclettico dalla lunga e articolata carriera tra cinema e teatro, al fianco dei più grandi registi e interpreti – oltre che direttore artistico della compagnia Çàjka e del progetto “Teatri di Mare” – prematuramente scomparso lo scorso aprile. Amico fraterno del festival, Origo vi presentò nel 2016 il suo spettacolo “Squarciò” e, nell’inverno successivo, fu straordinario docente per gli alunni delle Scuole Medie Inferiori di La Maddalena del ValigiaLab.
Doveroso e sentito dunque questo tributo che offrirà in visione un estratto dal documentario Sipario sul mare, regia di Francesco Piras, introdotto dallo stesso regista.
A seguire, Andrea Arcangeli, Syama Rayner, Fiorenzo Mattu e Andrea Nicolò Staffa, interpreti del film Il muto di Gallura, introdurranno la proiezione del film di Matteo Fresi, tratto dall’omonimo romanzo storico scritto da Enrico Costa nell’Ottocento, ambientato in Gallura. La vicenda racconta di una sanguinosa faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, causa della morte di decine e decine di persone; al centro della storia un ragazzo sordomuto che, benché trattato male da tutti e isolato, riesce a vendicare i torti subiti e a far valere i propri diritti.
Andrea Arcangeli, Syama Rayner, Fiorenzo Mattu e Andrea Nicolò Staffa interverranno poi, insieme al regista Matteo Fresi, all’incontro aperto al pubblico sul film, in programma venerdì 29 luglio alle ore 11:00 presso gli ex Magazzini Ilva di Cala Gavetta.
FRANCESCO ORIGO
Genovese di nascita, sardo e cagliaritano di adozione, Francesco Origo ha attraversato tutta la scena del teatro italiano con oltre quarant’anni di carriera da attore, docente, regista e direttore artistico. Accanto a lui, i nomi più importanti della scena culturale e teatrale italiana, registi, attori, scrittori: da Carlo Cecchi a Cesare Garboli, da Elsa Morante a Benedetta Buccellato, da Mariangela Melato a Maurizio Crozza, da Massimo Lopez a Valerio Binasco.
Innamorato fin da giovane della Sardegna, dopo una lunga ascesa di successi e tournée in tutta Italia, Origo si trasferisce a Cagliari nel 1996, dove inizia un nuovo percorso come regista e insegnante di recitazione presso il Centro di Intervento Teatrale “Il Crogiuolo”, diretto da Mario Faticoni.
Sempre a Cagliari, nel febbraio del 1999 fonda, insieme all’attore Massimo Zordan, l’associazione culturale Compagnia Càjka, centro di ricerca, formazione e produzione per il teatro e la danza. Dopo appena due anni è la volta del progetto di navigazione teatrale “Teatridimare”, un’esperienza artistica unica, che in 21 edizioni navigherà per più di 33.000 miglia di mare, con spettacoli nei porti e nelle banchine della Sardegna, della Corsica, della Toscana, del Lazio, della Liguria, della Calabria, ma anche oltre, in Norvegia e in Grecia.
Origo partecipò con il suo spettacolo “Squarciò” all’edizione 2016 de La Valigia dell’Attore e nello stesso anno fu docente per le scuole medie e inferiori dell’unico ValigiaLab invernale.
Si è spento lo scorso aprile all’età di 62 anni.
SIPARIO SUL MARE è un docu-film di Francesco Piras che racconta e intreccia le storie di tre personaggi, che vivono il mare: Piero Capula, uno dei più noti corallari italiani; Chiara Vigo, tessitrice di bisso e Francesco Origo, attore, regista e direttore artistico della compagnia Çàjka, impegnata nel progetto “Teatri di Mare – 15 anni di navigazione teatrale a vela”.
FRANCESCO PIRAS è fotografo e regista, autore di fiction e spot pubblicitari. È artefice e conduttore del programma televisivo “Non solo mare”. È stato ospite de “La valigia dell’attore” nel 2016 con il documentario “Sipario sul mare”.
Alla realizzazione di “Sipario sul mare”, per il quale Piras ha impiegato tre mesi di lavoro, hanno collaborato anche Riccardo De Luca per le riprese, Luca Sgualdini per le immagini subacque, Romeo Scaccia compositore delle musiche, Francesco Medda per la post-ptoduzione audio, Francesca Ardau e Valentina Corona, assistenti al montaggio.
Piras ha vinto recentemente il Figari Film Festival col suo documentario “Marammanca”: un premio speciale assegnato da Rai Cinema all’interno dell’evento Olbia Film Network.
IL MUTO DI GALLURA
REGIA Matteo Fresi
CON Andrea Arcangeli, Marco Bullitta, Giovanni Carroni, Syama Rayner, Aldo Ottobrino, Fulvio Accogli, Nicola Pannelli, Andrea Carroni, Fiorenzo Mattu, Felice Montevino, Roberto Serpi, Francesco Falchetto, Stefano Mereu, Noemi Medas, Adele Armas, Andrea Nicolò Staffa
SOGGETTO Matteo Fresi SCENEGGIATURA Matteo Fresi e Carlo Orlando FOTOGRAFIA Gherardo Gossi MONTAGGIO Valeria Sapienza SUPERVISORE AL MONTAGGIO Giogiò Franchini SCENOGRAFIA Alessandro Vannucci COSTUMI Monica Simeone MUSICHE Paolo Baldini Dubfiles Con La Collaborazione Di Alfredo Puglia E Filippo Buresta STORY EDITOR Laura Buffoni
PRODOTTO DA: Domenico Procacci e Laura Paolucci
UNA PRODUZIONE: Fandango con Rai Cinema con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission
distribuito da: Fandango
SINOSSI
Una storia ambientata nella Gallura di metà Ottocento, che ruota intorno alla faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, causa della morte di oltre 70 persone. Bastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione, Pietro Vasa che lo trasforma nell’assassino più temuto dell’intera faida. Lo stato e la chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l’ondata di terrore mentre le due fazioni si consumano a vicenda. Quando le paci di Aggius determinano la fine della faida, Bastiano sembra aver trovato anche la pace interiore nell’amore corrisposto per la figlia di un pastore. Ma in un mondo violento e superstizioso, che già da bambino lo additava come figlio del demonio, Bastiano non può essere assolto e andrà incontro alla morte per mano dello stesso cugino Pietro Vasa
MATTEO FRESI
Regista e sceneggiatore. Si laurea nel 2005 in Storia dell’arte moderna, durante gli anni dell’università lavora come skipper ed istruttore di vela nell’arcipelago della Maddalena. Successivamente si diploma in “Tecniche della narrazione” alla Scuola Holden, con la quale collabora come docente dal 2007. È socio fondatore di una piccola casa di produzione cinematografica torinese: Epica Film. “Il muto di Gallura” è il suo film d’esordio.
ANDREA ARCANGELI
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Pescara, frequenta, sempre a Pescara, la scuola di recitazione S.M.O. (Spazi Mentali Occupati), seguendo anche un master di recitazione con Ivana Chubbuck. Sarà Giampiero Mancini, direttore della scuola S.M.O., a dirigere Arcangeli in tutte le sue esperienze teatrali tra il 2009 e il 2014. Arcangeli ottiene il primo ruolo televisivo nel 2012 in una piccola parte nella seconda stagione di “Benvenuti a tavola – Nord vs Sud”. Nello stesso anno si trasferisce a Roma per studiare Arti e scienze dello spettacolo all’Università La Sapienza e nel 2013 viene scelto per interpretare Benvolio nella miniserie internazionale “Romeo e Giulietta” diretta da Riccardo Donna. È lo stesso Riccardo Donna ad affidare ad Arcangeli il personaggio di Michele Tramola (figlio, sullo schermo, di Luciana Littizzetto e Neri Marcorè) nella seconda (2014) e terza (2015) stagione di “Fuoriclasse”, ruolo precedentemente interpretato da Lorenzo Vavassori. Sempre nel 2015, arriva il primo ruolo cinematografico in “Tempo instabile con probabili schiarite” di Marco Pontecorvo, al fianco di John Turturro, Carolina Crescentini e Luca Zingaretti.
L’anno successivo vede Arcangeli impegnato sul set della serie di Raiuno “Il paradiso delle signore”. Nel 2017, dopo il cortometraggio “Loris sta bene”, giunge il primo ruolo da protagonista assoluto in un lungometraggio: è “The Startup”, prodotto da Luca Barbareschi e diretto da Alessandro D’Alatri, nella quale Arcangeli interpreta
Matteo Achilli, personaggio realmente esistente e fondatore della startup Egomnia, il quale espresse apprezzamento per il film e per l’interpretazione di Arcangeli. Sono dello stesso anno la partecipazione al lungometraggio “Dei”, esordio alla regia di Cosimo Terlizzi prodotto da Riccardo Scamarcio e l’ingresso nel cast della serie “Trust”, di produzione statunitense e diretta da Danny Boyle. Nel 2021 è il protagonista nel film “Il Divin Codino”, prodotto da Netflix, interpretando il ruolo di Roberto Baggio. Nel 2022 interpreta il bandito sardo Bastiano Tansu nel lungometraggio d’esordio di Matteo Fresi, “Il muto di Gallura”.
SYAMA RAYNER
Doppia nazionalità italo-inglese con origini sarde, classe 1995, Syama Rayner ha iniziato la sua carriera di attrice nel 2014 interpretando una serie di cortometraggi, video musicali e pièece teatrali al servizio di giovani registi internazionali. Dopo essersi formata all’Actor StudIo di Los Angeles, Syama ha visto decollare la sua carriera professionale con il lungometraggio diretto da Carlo Fusco The Final Code, per il quale ha vinto due premi internazionali come miglior attrice non protagonista, The Invitation, per la regia di Pascal Payant), La Terra Delle Donne, di Marisa Vallone, e Il muto di Gallura di Matteo Fresi. Ha lavorato insieme a Maccio Capatonda in due cortometraggi (Buon Va Male e Treedom) e una Web Séries, ed è stata a fianco di Alessandro Borghi nella serie Sky Atlantic Devils.
FIORENZO MATTU
Classe 1975, originario di Ovodda, nella Barbagia di Ollolai, Mattu si descrive come un “attore per caso”, che dopo il diploma di Perito Agrario si è dedicato al lavoro per cui aveva studiato, senza immaginare che al rientro da una giornata di lavoro in campagna il casuale incontro con il regista Giovanni Columbu lo avrebbe portato a prendere parte a diversi film. È del 2001 infatti il suo film d’esordio, “Arcipelaghi”, tratto dal libro di Maria Giacobbe nel quale interpretava un delinquente, amico dell’assassino del piccolo Giosuè.
Nel 2003 prende parte al film d’esordio di Salvatore Mereu ‘Ballo a tre passi’ – che per questa sua opera ha conquistato anche il David di Donatello per il miglior regista esordiente – dove interpreta Masala.
Nel 2013 di nuovo sotto la regia di Columbu, a Fiorenzo viene affidato il ruolo di Gesù Cristo nel film ‘Su Re’, ispirato alla descrizione che del Cristo fa il profeta Isaia.
Nel 2015 viene diretto da Gianfranco Cabiddu in ‘La stoffa dei sogni’, dove interpreta un altro ruolo rude e spigoloso, nei panni del pastore sardo Antioco, al fianco di attori come Ennio Fantastichini e Sergio Rubini.
Nel 2018 veste i panni di un ubriacone nel film ‘Figlia mia’, di Laura Bispuri, con Valeria Golino e Alba Rohrwacher.
Poi l’arrivo a Cinecittà: del 2019 è infatti ‘Il primo Re’ di Matteo Rovere, che racconta la storia di Romolo e Remo e la nascita di Roma. Ore e ore di registrazione nel fango, per interpretare Mamercus, prigioniero insieme a Romolo e Remo. “Il muto di Gallura” è l’ultimo film uscito che lo vede interprete. Attualmente è impegnato nella lavorazione del lungometraggio di Marco Righi “Il vento soffia dove vuole”.
ANDREA NICOLÒ STAFFA
Nato a Lanusei in provincia di Nuoro, Staffa ha studiato lingue e comunicazione per poi passare alla recitazione, lavorando per il cinema e la televisione. Ha realizzato gli spot televisivi per la Hyundai, Linkem e Ctm, il videoclip “Atlanti” di F. Pisano, i cortometraggi “Marinai di foresta” di S. Tammaro (2018), “Polvere” di P. Carboni (2022), la sitcom in lingua spagnola “Desesperados” di L. Lirosi e la docufiction di Rai 3 “La grazia ritrovata” di A. Rojch. Al cinema, oltre al ruolo di Giuseppe ne “Il Muto di Gallura” di M. Fresi, è tra gli attori del cast di “La terra delle donne” di M. Vallone, film prodotto da Fidela Film, Rai Cinema e il sostegno di Sardegna Film Commission. Ha partecipato al ValigiaLab 2022 condotto da Daniele Luchetti.
LA VALIGIA DELL’ATTORE Organizzazione: Associazione Culturale Quasar Direzione artistica: Giovanna Gravina Volonté, Boris Sollazzo con la preziosa collaborazione di Fabio Ferzetti Coordinamento del laboratorio: Fabrizio Deriu Direzione generale: Fabio Canu, Giovanna Gravina Volonté con la collaborazione di: Dario Maiore, Nicola Mondanese, Adriano Tovo, Monica Bulciolu, Francesca Forcolin, Manuel Martina, Irene Galante, Gianna Sini, Gabriele Cardu, Aurora Azara, Maria Grazia Fresu, Giuseppe D’Oriano. Regia audiovisiva: Santo Acciaro Riprese audiovisive: Federica Biosa, Ugo Buonamici, Gianni Esposito Palmieri Service e allestimenti: Ke spettacolo, Antonello Testone, Gian Maria Brocca Webmaster: Giorgia Nicoli Fotografi: Nanni Angeli, Fabio Presutti
Ufficio Stampa: Elisabetta Castiglioni +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it
Con la collaborazione di Valeria Serra +39 339 496 2053 – valeriaserra.mail@gmail.com