LA NUOVA SARDEGNA 16 LUGLIO 2014
di Fabio Canessa
Vent’anni. È già passato così tanto dalla sua morte, improvvisa, in Grecia, sul set del bellissimo “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos. Quando di anni ne aveva 61 anni. Non sembra vero perché i suoi migliori film restano e continuano a regalare emozioni agli appassionati della settima arte. E lo faranno per sempre. Immortali, come la galleria di personaggi che ha consegnato alla storia del cinema. Chissà quali altre memorabili interpretazioni avrebbe offerto Gian Maria Volonté. Per il ventesimo anniversario della morte si sono già svolte importanti iniziative, come il grande omaggio del festival di Bari ad aprile. Altre ne sono previste nei prossimi mesi. Non poteva mancare quello della Maddalena, l’isola di cui si era innamorato l’attore e che continua ad amare la figlia Giovanna Gravina (il cognome è quello della mamma Carla), in prima fila nell’organizzazione del festival “La valigia dell’attore” che in questa edizione – dal 29 luglio al 3 agosto -punta ancora di più, giustamente, sul ricordo di Gian Maria Volonté. Senza dimenticare il cinema italiano di oggi e i suoi protagonisti.
Gli ospiti. Stelle della manifestazione saranno due degli interpreti più importanti, anche a livello internazionale, del nostro cinema: Elio Germano e Valeria Golino. L’attore, che qualche anno fa ha vinto il premio come miglior interprete maschile a Cannes (riconoscimento andato nel 1983 anche a Gian Maria Volonté) sarà grande protagonista del festival mercoledì 30 luglio. La mattina di un incontro a Cala Gavetta, negli ex magazzini Ilva, e la sera alla fortezza I Colmi quando riceverà il Premio Gian Maria Volonté, prima della proiezione del film “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi, l’ultimo lungometraggio dell’attore che presto vedremo nei panni di Giacomo Leopardi nel nuovo lavoro di Mario Martone che si dice potrebbe essere in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. La giornata di Valeria Golino sarà invece il 2 agosto. L’attrice, ormai anche regista, di mattina sarà protagonista di un incontro curato, come quello di Elio Germano, da Enrico Magrelli, Fabrizio Deriu e Boris Sollazzo, e in serata parteciperà alla proiezione di “Come il vento” nel quale è diretta da Marco Simon Puccioni. Proprio il regista sarà un altro degli ospiti di questa edizione del festival.
Il laboratorio. Dopo Toni Servillo, Paolo Rossi, Pierfrancesco Favino e Sonia Bergamasco sarà Elio Germano a tenere il corso di alta formazione sulle tecniche d’attore, diventato una delle peculiarità del festival della Maddalena. Elio Germano proporrà agli allievi, dal 21 luglio, un’intensa settimana di “allenamento traumatico” al provino, per sopravvivere allo spietato mondo dei casting cinematografici e televisivi, che il più delle volte scardinano totalmente ciò che si impara nelle accademie o sul palcoscenico e dove spesso i giovani attori sono lanciati senza alcuna preparazione o rete di protezione.
Le mostre. Per tutta la durata del festival si potranno visitare tre mostre fotografiche allestite per l’occasione. Negli ex magazzini Ilva di Cala Gavetta, dalle 10.30 alle 13.30, da non perdere gli scatti di Tatiano Maiore su Volonté, la Maddalena e Velletri, due posti molto importanti per l’attore. La fortezza I Colmi ospiterà invece “Gian Maria Volonté dentro e fuori scena”, mostra fotografica in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e Marcello Geppetti Media Company, e “La Maddalena – Il tempo e la storia” di Fabio Presutti, in collaborazione con il parco nazionale della Maddalena. Visitabili entrambe dalle 18.30 alle 21.
Il passato. Sempre presente con la proiezione di qualche suo film, l’omaggio a Gian Maria Volonté assume in questa edizione, per il già ricordato ventesimo anniversario della morte, contorni maggiori. Due i film scelti con protagonista l’attore: “Banditi a Milano” di Carlo Lizzani, in programma la sera del 31 luglio, e “Uomini contro” di Francesco Rosi per la chiusura domenica 3 agosto. Tra le altre chicche del festival: “Gian Maria Volonté tra cinema teatro e televisione”, preziosa rassegna antologica a cura di Orsetta Gregoretti; i documentari “Un attore contro” di Ferruccio Marotti e “Indagine su un cittadino di nome Volonté” diretto da Andrea Bettinetti; la presentazione del libro “L’ultima trovata. Trent’anni di cinema senza Elio Petri” di Diego Mondella e due dei principali studi di ricerca specifici su Volonté “Il lavoro d’attore” di Fabrizio Deriu e “L’immagine e la memoria” di Valeria Mannelli. Da non perdere poi “Hablemos” una delle rare interviste a Gian Maria Volonté, fatta a Montevideo, e “Tra le rovine di Velletri” che documenta un grande spettacolo voluto dall’attore che coinvolse tutto il Comune. Il futuro. «Senza certezze non sarà facile continuare – spiega Giovanna Gravina – Aspettiamo ancora le delibere della Regione e della Film Commission. Per ora l’unico sostegno effettivo per questa edizione arriva dal Parco. Noi ci mettiamo tutta la passione possibile, ma l’impegno non basta». Sarebbe un peccato. Per rendersi conto della bellezza del festival “La valigia dell’attore” basta andare sull’isola e seguirlo. Per non perdersi nulla, consultare il programma dettagliato sul sito della manifestazione.