La mostra live di Tina Loiodice
e il Premio Volonté a Riondino
I volti del cinema italiano
Alla Maddalena la mostra live della street artist Tina Loiodice
di Fabio Canessa
Non avendo a disposizione
un muro lavorerò su grandi tele
L’idea è fare un ritratto di Volonté e di alcuni
registi che lo hanno diretto come Petri e Rosi
LA MADDALENA. «Le vent se lève, il faut tenter de vivre» aveva inciso sulla sua barca. Frase del poeta francese Paul Valéry (tradotta in italiano “Si alza il vento, bisogna tentare di vivere”) che si ritrova anche sulla sua essenziale tomba di granito nel cimitero della Maddalena. Amava il vento Gian Maria Volonté. Forse anche per questo aveva scelto di venire ad abitare in Sardegna, nell’arcipelago che ogni anno (dal 2003) gli rende omaggio con il festival “La valigia dell’attore”.
Soffia un discreto vento nell’isola anche in questi giorni, con la quattordicesima edizione della rassegna in corso fino a domenica. E se la cosa per ovvie ragioni preoccupa un po’ gli organizzatori – a cominciare dalla figlia dell’attore Giovanna Gravina Volonté che con Fabio Canu dirige l’associazione Quasar – quel vento sembra quasi un sostegno all’ispirazione di Tina Loiodice, street artist che ha deciso di lavorare su un concetto legato a quell’elemento impalpabile «che Gian Maria Volonté avrebbe voluto essere. Me lo ha raccontato Giovanna, sono rimasta molto colpita e da lì sono voluta partire per il progettoche porterò avanti in questi giorni alla Maddalena». Un progetto che Tina Loiodice presenterà nei dettagli stasera, alle 18 alla Fortezza I Colmi. L’artista sarà in pratica impegnata nei quattro giorni successivi del festival nella realizzazione di due opere che il pubblico potrà vedere prendere forma progressivamente. «Non avendo a disposizione un muro – spiega la street artist – lavorerò su due grandi tele. Una sarà un omaggio ad alcuni dei registi che lo hanno diretto. Come Petri, Rosi e Lizzani. Ma anche Scola, che pur non avendo lavorato con lui era suo amico ed è stato qua al festival. L’altra tela, ispirata al concetto del vento, sarà ovviamente dedicata a Gian Maria Volonté».
Il grande attore che Tina Loiodice ha già ritratto in un murale l’anno scorso, nell’ambito di una manifestazione nel quartiere di Primavalle a Roma. «In quel caso ho fatto riferimento al film “La classe operaia va in paradiso”, ed è stato quel lavoro a creare la connessione con Giovanna.
Tramite Facebook è venuta a conoscenza di questa iniziativa, ha contattato gli organizzatori ed è venuta a Roma a vedere i murales. È rimasta particolarmente dal mio, ha voluto conoscermi e mi ha invitato alla Maddalena».
Ma quello di Volonté non è l’unico grande volto del cinema italiano ritratto dalla street artist. Per un progetto di riqualificazione della stazione La Giustiniana, sempre a Roma, l’anno scorso ha dipinto anche Claudia Cardinale, Virna Lisi, Anna Magnani e Monica Vitti. Nessun problema nell’affrontare volti così iconici: «Nelle opere che faccio c’è sempre qualcosa di mio, che parte da una ricerca sulla storia, sul lavoro, su tutto quello che è legato al progetto. Una volta acquisite tutte le informazioni, deve scattare qualcosa dentro me nei confronti di quel personaggio. Ci si dimentica di certe cose e si fa quello che si sente». Un murale è però per sua natura qualcosa che appartiene alla collettività. Un aspetto molto importante per Tina Loiodice:
«Con i murales – spiega l’artista – si entra in contatto con lo spazio urbano che non è solo tuo, ma anche degli altri. Ed è bello relazionarsi con le persone che lo spazio dove vai a lavorare lo vivono. Ci sono richieste, approvazione, disappunto. Una crescita insieme tramite l’arte». Arte che Tina Loiodice ha già portato di recente in Sardegna, a giugno quando è stata invitata a Castelsardo per dipingere in occasione del raduno legato all’associazione dei borghi più belli d’Italia.